Parli ogni giorno con tuo figlio, comunichi con lui sin da quando è nato, anzi da molto prima.
Ma ti sei mai chiesto perché i bambini comunicano?
I bambini attraverso il linguaggio desiderano esprimere delle necessità attraverso la comunicazione e quindi richiedono attenzione, rispondono alle sollecitazioni dell’ ambiente esterno, protestano, vogliono ottenere qualcosa che desiderano, esprimere desideri ed emozioni ma anche descrivere ciò che li circonda.
Esistono delle strategie usare per migliorare le capacità comunicative di tuo figlio?
Prima di iniziare, devi essere conscio del livello di linguaggio di tuo figlio e devi concentrarti su determinati obiettivi comunicativi.
È fondamentale usare il gioco per migliorare il linguaggio.
Puoi migliorare lo sviluppo del linguaggio di tuo figlio facendo un passo indietro durante il gioco e lasciando che lo conduca lui. Ciò permette al bambino di prendere controllo dell’ambiente e crea in lui sicurezza. E poi, non ti sentire come se dovessi riempire ogni attimo di silenzio: osserva semplicemente, ascolta e partecipa, in questo modo tuo figlio sarà stimolato a interagire.
Sii consapevole del linguaggio che usi durante il gioco. I bambini imparano ascoltando le parole e collegandole alle cose, quindi è importante alimentare il linguaggio attraverso il gioco.
Per fare tutto questo, è opportuno che tu trascorra del tempo con tuo figlio, di qualità e di quantità.
Infatti, i bambini imparano a comunicare con un linguaggio attraverso l’ascolto, l’osservazione, l’esplorazione, imparando a superare le difficoltà, rispondendo agli stimoli, giocando e interagendo con gli altri.
Qual è l’ambiente ideale per favorire la comunicazione di tuo figlio?
È importante che l’ambiente sia stimolante per lo sviluppo del linguaggio. Sfrutta ogni occasione possibile usando la comunicazione verbale per interagire ma soprattutto evita la televisione come “baby sitter” per tuo figlio. La televisione non è il male in assoluto ma devi dosarla infatti sono pochi i programmi televisivi per bambini che possono essere considerati educativi.
Come migliorare ulteriormente questo percorso di crescita?
Caro genitore, anche se vai di fretta, ricordarti di rispondere alle domande di tuo figlio. Per tuo figlio sarà fondamentale che tu dimostri sempre interesse ed attenzione verso tutti i suoi tentativi di comunicare. E’ importante che tu comunichi “faccia a faccia”, ponendoti allo stesso livello del bambino mantenendo sempre il contatto visivo e valorizzando le espressioni del volto. E se gli poni una domanda, utilizza domande aperte piuttosto che domande chiuse per permettere al bambino di esprimersi verbalmente. Permetti a tuo figlio di scegliere proponendo sempre almeno due alternative tra cui scegliere piuttosto che una sola possibilità.
E sai qual è una buona idea?
Potresti coinvolgere tuo figlio, sin da piccolo, nelle azioni di vita quotidiana e sfruttare le routines (es. il momento del bagnetto, della pappa) per stimolare la comunicazione, commentando le azioni svolte in modo semplice e chiaro. In questo modo, puoi accogliere e valorizzare le intenzioni e l’iniziativa comunicativa del bambino durante il gioco.
Parla sempre a tuo figlio con un ritmo non troppo sostenuto. Modula l’intonazione della voce per dare risalto alle parole e non anticipare il bambino quando mostra di voler comunicare un desiderio o effettuare una richiesta ma attendi qualche istante per permettergli di esprimersi in modo autonomo.
Qual è l’attività che favorisce sicuramente lo sviluppo delle capacità comunicative di tuo figlio?
La lettura è un’alleata straordinaria, poiché favorisce la stimolazione cognitivo-linguistica. Tieni presente che sfogliare un libro senza il tuo supporto verbale non arricchisce spontaneamente il linguaggio del bambino. Sfogliate un libro insieme, descrivete le figure, stimolatelo ad indicare e a nominare le figure che gli proponi. Cantate e ripetete filastrocche, abbinando i gesti alle parole e ai suoni prodotti.
Sicuramente è fondamentale nella semplice denominazione di oggetti non aggiungere altre parole alla parola su cui vi state concentrando (es. verbi, complementi, articoli,…), né variare la modalità di denominazione. Questo potrebbe confondere il bambino in un momento iniziale e non usare troppi diminutivi o vezzeggiativi.
E poi, parlate parlate e parlate.
Anche in questo percorso di crescita, l’esempio fa la differenza. Stimola tuo figlio a ricordare e a parlare di esperienze recenti o che lo hanno colpito in passato, riguardando foto, video o utilizzando souvenir.
Parla, racconta anche tu la tua giornata, condividi le tue riflessioni e osservazioni, parlando lentamente e interagendo di continuo con tuo figlio.
Marianna Silvone
Laurea magistrale in scienze dell’organizzazione e del governo presso l’Università di Bologna, poi giornalista.
Ha maturato importanti esperienze nel marketing e nella comunicazione ed oggi si occupa di social media management e content editing.
Mamma di Giulia e Chiara, nel 2013 fonda il blog Trendyfamilyblog.it, dove negli anni ha creato una community di lettrici, costruendo un rapporto autentico e credibile, condividendo contenuti mirati e rilevanti, dal travel alla genitorialità, dalla moda al beauty. Il blog vanta negli anni collaborazioni e progetti con prestigiosi brand italiani ed internazionali e pubblicazioni di articoli su blog con milioni di visualizzazioni (Carlagozzi.it) e testate giornalistiche (Corriere della Sera).