Tanto desiderato, chiesto, bramato… e poi l’apocalisse.
Tuo figlio ha chiesto per mesi e mesi un fratellino (o una sorellina) e poi, una volta nato, sembra tutto il contrario, come se non lo volesse, come se lo odiasse.
Pianti, capricci senza senso, pipì nel letto e molto altro.
E tu non riesci a comprendere, complici la stanchezza e il sonno.
Cosa sta accadendo?
In questo momento, per tutta la famiglia, è in atto un grosso cambiamento: il “nuovo arrivato” rappresenta un elemento destabilizzante per tuo figlio.
Il primo problema è chesiamo abituati a pensare alla gelosia tra fratelli come a qualcosa di negativo, in realtà, non è proprio così: la gelosia nel bambino è la dimostrazione che tuo figlio è capace di amare, lo sa, e per questo ha paura di perdere il legame speciale con le sue figure di riferimento. Tuo figlio pensa di aver perso le tue attenzioni, di essere messo da parte e si colpevolizza per questo.
In realtà, la gelosia aiuta a crescere perché il litigio è necessario, infatti sviluppa nei bambini la capacità di interagire con gli altri in modo efficace. I bambini che imparano sin da piccoli a saper gestire i conflitti, da grandi diventeranno adulti più consapevoli ed equilibrati.
L’errore più grande che tu, da genitore, puoi commettere è quello di intervenire per cercare di reprimere il conflitto, perché questo causerebbe in tuo figlio un senso di colpevolizzazione interna e poi vergogna, danneggiando la sua autostima.
Il conflitto è parte integrante delle relazioni, infatti in questo modo si condividono le proprie emozioni. Non dire mai a tuo figlio: “Quello che stai provando è assolutamente sbagliato, smettila!” Tutte le emozioni sono accolte, non tutti i comportamenti lo sono. Pertanto, è fondamentale che insegni a tuo figlio ad accogliere e gestire tutte le sue emozioni, in modo tale che i comportamenti siano delle conseguenze naturali.
Cosa puoi fare per aiutare tuo figlio a superare la gelosia?
Partiamo da cosa non fare: non devi assolutamente punire il bambino, specialmente fisicamente. Questo trasmetterebbe a tuo figlio il messaggio che non si deve provare gelosia e ciò potrebbe farlo sentire cattivo o sbagliato.
Prima di tutto, bisogna accettare la sua gelosia come qualcosa di naturale. Tentare di nasconderla o minimizzarla porterà il bambino a vivere i propri sentimenti come troppo negativi e distruttivi, a sentirsi cattivo.
L’aggressività verso il fratellino va riconosciuta e mai negata, altrimenti il bambino si convincerebbe che i suoi sentimenti sono inaccettabili e pericolosi e si sentirebbe, anche in questo caso, cattivo e sbagliato. Naturalmente devi sorvegliare tuo figlio affinchè non diventi involontariamente pericoloso.
I maggiori problemi si verificano quando il bambino non può vivere liberamente la gelosia ed è costretto a soffocarla, perché l’ambiente attorno a lui non la riconosce né la tollera.
Ecco qualche consiglio pratico da applicare nella quotidianità.
Prova a dare fiducia a tuo figlio, fai da specchio alle sue emozioni, ascoltalo e rassicuralo.
Cerca di metterti nei panni di tuo figlio, non mostrandoti sconvolto o impaurito dalla sua gelosia.
È importante, per esempio, raccontargli o fargli vedere foto di quando tuo figlio era piccolo, dedicargli comunque del tempo in maniera esclusiva (portalo da solo a prendere un gelato, a fare spese, al parco ecc.), come accadeva prima, cercare di non modificare la sua routine (sport, amichette, uscite ecc.), donare affetto come prima, coinvolgerla nei preparativi (stanza, corredino, acquisti ecc.) e nelle cure del neonato, dal bagnetto al cambio, alla nanna ecc., dando fiducia ed un minimo di autonomia (dipende dall’età) a tuo figlio.
Cerca di non dare etichette a tuo figlio (non dirgli ripetutamente “Non essere geloso, perché sei geloso?”) e cerca di alleggerire l’eventuale regressione, che è per lui un tentativo disperato di sembrare piccolo ai tuoi occhi per farti credere che ha ancora bisogno di te.
Tuo figlio comprenderà che, da genitore, hai colto, capisci ogni giorno e preservi l’unicità di ogni figlio, amandolo in modo speciale ma uguale.
Nessuno ha la “formula magica” ma soltanto l’esperienza quotidiana ti farà capire come comportarti: evita di fare confronti ma ammetti che qualcosa è cambiato nell’equilibrio familiare.
Il tuo ruolo sarà quello di accogliere la situazione, sostenendo un ascolto reciproco per creare un confronto e trovare una via d’uscita.
Col tempo troverete un nuovo equilibrio come famiglia e tuo figlio capirà che l’amore dei genitori non si divide ma si moltiplica.
Marianna Silvone
Laurea magistrale in scienze dell’organizzazione e del governo presso l’Università di Bologna, poi giornalista.
Ha maturato importanti esperienze nel marketing e nella comunicazione ed oggi si occupa di social media management e content editing.
Mamma di Giulia e Chiara, nel 2013 fonda il blog Trendyfamilyblog.it, dove negli anni ha creato una community di lettrici, costruendo un rapporto autentico e credibile, condividendo contenuti mirati e rilevanti, dal travel alla genitorialità, dalla moda al beauty. Il blog vanta negli anni collaborazioni e progetti con prestigiosi brand italiani ed internazionali e pubblicazioni di articoli su blog con milioni di visualizzazioni (Carlagozzi.it) e testate giornalistiche (Corriere della Sera).