Gestione dello stress e bambini

SIAMO TUTTI STRESSATI

Al giorno d’oggi lo stress si manifesta indistintamente nella vita di grandi e piccini. Può derivare da uno squilibrio tra le sollecitazioni ricevute e le risorse a disposizione per fronteggiarle, dall’insoddisfazione di mancato raggiungimento dei propri bisogni, desideri, aspirazioni. Anche un cambiamento del ritmo della vita, la fretta e il sovraccarico di responsabilità (scuola-lavoro), i conflitti familiari possono causare stress. Inoltre, molti altri elementi contribuiscono ad aumentare i livelli di stress, come il rumore, la saturazione ambientale (stimoli di ogni tipo che competono per attirare la nostra attenzione) o la luce dei dispositivi elettronici (computer, cellulari, televisori).

Se per gli adulti è indispensabile imparare a gestire questa condizione, riconoscendo e regolando i propri stati di tensione, individuando le fonti quotidiane di stress, controllandole e riducendole, insegnare a gestire lo stress ai bambini è diventato impellente e necessario. Dobbiamo parlare di stress con loro, guidarli ad una crescente consapevolezza di sè e dei propri bisogni e degli stati emotivi affinché sappiano come reagire ai segnali che ne indicano la presenza e acquisiscano gli strumenti necessari per gestirlo in modo efficace. Per tutto questo hanno bisogno del nostro aiuto.

QUALI SONO I SEGNALI

I disturbi dovuti allo stress nei bambini possono passare inosservati, e in alcuni casi persino confusi: mal di stomaco, mal di testa, cambiamenti relativi al comportamento, sbalzi d’umore, difficoltà a dormire e a concentrarsi a scuola.

Se, inoltre, si verificano importanti cambiamenti nella vita del bambino, come un trasloco o l’arrivo di un nuovo membro nella famiglia, i genitori devono prestare particolare attenzione alle possibili conseguenze. In questo modo, sarà possibile rilevare per tempo gli eventuali segnali dello stress infantile. È altrettanto importante considerare che lo stress può derivare anche da eventi accaduti a scuola o in qualsiasi luogo nel quale il bambino trascorre diverso tempo.

“Essere sotto stress” comporta sfinimento, inappetenza o fame convulsiva, sensazioni di incompetenza e scoraggiamento. La situazione stressante può derivare dall’esterno oppure dall’interno della persona, cioè da una percezione non soddisfacente di sé: quindi “aumentare la resistenza allo stress” significa anche fornire abilità di adattamento alle situazioni logoranti, aumentando la congruenza tra la percezione di “ciò che si vorrebbe essere” e “ciò che realmente si è”. Senza pretese.

COSA POSSIAMO FARE?

Stabilire priorità, organizzare meglio il tempo a disposizione o ritagliarsi dei momenti di riposo e calma sono aspetti fondamentali per impedire che lo stress diventi il protagonista principale della vita dei più piccoli. Per questo motivo, insegnare a gestire lo stress, ovvero strategie per fronteggiare situazioni o momenti stressanti, li farà sentire meglio e affronteranno in modo più efficace le difficoltà giornaliere, preparandoli a gestire meglio le difficoltà nella loro vita da adulti.

Riconoscere la causa del malessere, cosa lo causa e quali misure adottare è fondamentale per aiutare il bambino a stare meglio e sentirsi più rilassato.

Identificare un’attività fisica che li appassioni, praticare mindfulness, stare all’aria aperta è uno degli strumenti principali suggeriti anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che raccomanda di far svolgere un’ora al giorno di attività fisica ai bambini. Ridurre questo tempo nuoce alla loro salute fisica e mentale.

Infine, imparare a gestire lo stress permette di rimanere in contatto con gli altri e con il proprio sé in situazioni in cui le avversità e la fatica rischiano di compromettere perfino le funzione essenziali.

“Nella civiltà dei rumori è importante saper togliere il disturbo.”

(Mirco Stefanon)

Napoli Consuelo
Consuelo Napoli
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Insegnante di scuola primaria con esperienza ventennale, mamma di due bambine vivaci e curiose, appassionata di letteratura per l’infanzia e l’adolescenza con il pallino per la didattica cre-attiva e inclusiva. Si diverte a creare contenuti e risorse didattiche per bambini, e condivide le sue esperienze con genitori e colleghi sul suo blog e sui social. Sostenitrice delle buone pratiche nella didattica e nell’educazione ed è sempre impegnata a diffondere l’amore per la lettura. Cofondatrice della rivista digitale gratuita "Didattica Felice", riconosciuta come insegnante innovativa MIE Microsoft 2020-21.