Il pensiero creativo è la capacità di esplorare le alternative possibili e le conseguenze che derivano dall’attuare o meno determinati comportamenti, per rispondere in maniera flessibile, creativa ed originale alle svariate situazioni che si presentano nella vita quotidiana. Influisce sulla capacità di prendere buone decisioni, sulla capacità di risolvere problemi (problem solving) e di trovare soluzioni e idee innovative per affrontare situazioni complesse ed articolate, aiutandoci a uscire da schemi comportamentali che ci bloccano quando ci sentiamo come chiusi in un vicolo cieco.
Così definito, il pensiero creativo può rappresentare anche un ottimo antidoto allo stress durante il processo stesso di risoluzione dei problemi, dando la percezione di avere il controllo delle proprie scelte.
È davvero un concetto spesso sottovalutato e relegato ad una banale strategia da “imparare” o uno “schema mentale” da riproporre ogni qualvolta se ne presenti la necessità. Molti tendono inoltre ad associarlo agli artisti ed ai bambini, che possono permettersi di fantasticare e sognare, ma il pensiero creativo in realtà fa leva su modalità del pensiero che tutti possediamo fin da bambini, ma che va sviluppato assieme alla nostra vita emozionale e sociale.
Osservando un bambino che gioca o che impara per la prima volta qualcosa è impossibile non notare il suo approccio all’esperienza: globale, intuitivo e spontaneo. I bambini si rapportano naturalmente al mondo utilizzando tutti i 5 sensi e una incredibile capacità di immaginazione. Crescendo non tutti coltivano al meglio il pensiero creativo, siamo troppo abituati ad utilizzare percorsi di pensiero logico-razionali tanto da aver disimparato altre modalità di accesso all’esperienza.
Per allenare il pensiero creativo, un buon esercizio è la tecnica del brainstorming, letteralmente “tempesta di cervello”, che consiste nell’elaborare e raccogliere quante più possibili idee risolutrici di ogni tipo, a ruota libera e senza filtri. Queste soluzioni vengono inizialmente raccolte senza valutazioni e senza censure, per poi essere analizzate e approfondite in un secondo momento. Normalmente si tratta di sessioni di gruppo in cui ciascun componente contribuisce al processo di risoluzione.
Questo tipo di allenamento può diventare un gioco divertente da fare a tavola al ristorante mentre aspettiamo con i nostri bambini, con gli amici, in sala d’attesa dal dottore, in macchina come passatempo.
ESEMPIO: Mi ritrovo davanti ad un muro molto alto e devo superarlo per andare dall’altra parte come posso fare?
- Potrei scavalcarlo.
- Potrei scavare un tunnel.
- Potrei seguire il profilo del muro per cercare un’apertura o un varco.
- Potrei cercare di abbatterlo. E così via…
Un altro gioco interessante per allenarsi a vedere la realtà da punti di vista nuovi è quello di porsi domande curiose davanti ad oggetti qualsiasi.
ESEMPIO: Davanti ad un VASO.
- Se non sapessi cos’è che nome gli darei?
- Se non sapessi a cosa serve per cosa lo userei?
- Se non fosse quello che è… cosa sarebbe?
- Se lo guardo da un’altra angolazione a cosa assomiglia?
Il pensiero creativo non può fare a meno della nostra parte emozionale poiché le emozioni che proviamo sono il “motore” psichico della nostra capacità immaginativa, dell’apertura al mondo del possibile e del desiderio: potremo individuare nuove soluzioni ai problemi, nuovi percorsi progettuali o nuove idee se sapremo utilizzare le nostre emozioni e quelle altrui per orientarci nel rapporto con gli altri e nel perseguimento dei nostri obiettivi.
In ultimo, ma non meno importante, bisogna non avere fretta. Le buone idee, le soluzioni migliori, hanno bisogno di tempo per maturare, di confronti e contaminazioni con le idee altrui, di ripensamenti e aggiustamenti perché diventino realizzabili. Quindi, mai scartare a priori le idee suggerite dal nostro pensiero creativo: possono essere il motoreper altre idee, completare l’idea di un altro, il “nocciolo” per un progetto futuro.
Diceva Albert Einstein: “La logica ti porterà da A a B, l’immaginazione ti porterà dappertutto”.
Consuelo Napoli
Insegnante di scuola primaria con esperienza ventennale, mamma di due bambine vivaci e curiose, appassionata di letteratura per l’infanzia e l’adolescenza con il pallino per la didattica cre-attiva e inclusiva. Si diverte a creare contenuti e risorse didattiche per bambini, e condivide le sue esperienze con genitori e colleghi sul suo blog e sui social. Sostenitrice delle buone pratiche nella didattica e nell’educazione ed è sempre impegnata a diffondere l’amore per la lettura. Cofondatrice della rivista digitale gratuita "Didattica Felice", riconosciuta come insegnante innovativa MIE Microsoft 2020-21.